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SPANNOLINAMENTO IN QUATTRO GIORNI

Se vi dicessi che è stato facile, semplice, un lavoro da ragazzi, mentirei.

Quindi eccomi qua, a raccontarvi l’inizio dello spannolinamento, il mentre e il dopo. Anche se noi ancora non siamo arrivati al dopo, ma andiamo con calma.

Questa è una fase che tutti i bambini hanno, ma è anche la fase che fa più spavento a noi mamme.

Innanzitutto per iniziare a togliere il pannolino, per dare autonomia al nostro bambino, bisogna avere la calma. Tanta calma, molta calma. Quintali di calma.

Ebbene sì, perché se siamo agitate, schizzate o in un periodo difficile , non affronteremo con lo giusto spirito questo momento.

Provai a togliere il pannolino a Giordan a Giugno. Ma non era per niente il periodo giusto. Ne per me ne per lui. Lui si rifiutava anche di sedersi al vasino o al water. Non ne voleva proprio sapere. Ed io che ero in un brutto periodo e non avevo la pazienza giusta per affrontarlo. Proveremo più in là, mi sono detta.

Così l’ho lasciato stare, ma iniziando a farlo abituare ai sanitari ed al vasino. Ogni tanto lo facevo sedere e gli spiegavo che la mamma e gli altri bambini fanno così quando devono fare la pipì. Così pian pian ho iniziato a fargli prendere confidenza per prepararlo a quel momento. Sapevo che sarebbe arrivato presto perché a settembre sarebbe andato alla materna, e lí richiedono espressamente di non avere il pannolino.

Quindi come dicevo, ogni tanto lo facevo sedere dandogli un libro o qualche giochino, ma senza forzarlo mai.

Più passavano i giorni però, e più in me saliva l’ansia che la materna si stava avvicinando. “È metà agosto, mancano una ventina di giorni, non ce la farò mai”. Dovevo trovare però la giornata giusta. Una domenica mi alzo, non avevamo niente in programma. “Ok, inizio da oggi.”

Avevo l’ansia e l’agitazione. Sappiamo già cosa ci aspetta. Pipì sul divano, pipì per terra, pipì sui tappeti, pipì sul letto. Parliamo poi della pupú? Poi avevo letto consigli di qua e di la, e passavano dal “Ma io con due giorni l’ho tolto” al “Mamma mia sono due mesi e ancora non ci riesco”

Vi posso dare un consiglio io? Non ascoltate nessuno.

Ogni bambino è a se, fidatevi di lui, ma sopratutto fidatevi di voi stesse. Respirate e VIA IL PANNOLINO.

19 Agosto.

Vado vicino a Simone che era sul divano: “Amore ho tolto il pannolino a Giordan”

Forse quelle sono state le ultime parole che ho detto perché da lì Simone mi vedeva solo correre da un bagno all’altro, oppure con disinfettante e spazzolone in mano.

Vi dico il metodo che ho adottato io:

Ho aspettato per vedere quali fossero le tempistiche della pipì di Giordan, quanto riuscisse a trattenerla, l’intervallo di tempo tra una pipi e l’altra. Ecco, giordan faceva pipì ogni dieci minuti. Se succede anche a voi, È TUTTO NORMALE!

Giorgia ma se fa pipì ogni dieci minuti non è normale, ha qualche problema”

Ma quale problema e problema! Il motivo è semplicemente che i bambini sono abituati a farla sempre perché tanto sanno che hanno il pannolino, quindi lasciano andare anche una goccia. Non hanno mai avuto bisogno di trattenerla ed aspettare. Quindi non avendo allenata la vescica appena sentono un po’ che devono farla, la fanno!

Quando ho visto che faceva tutta questa pipì sono andata in ansia, mi veniva da piangere perché ho pensato: “Come farò a fargli capire che va trattenuta? E se non ci riesco? E se non mi dice che deve andare al bagno? E SE NON RIUSCIRÒ A TOGLIERGLI MAI IL PANNOLINO?

Tutto normale anche questo. Paranoie e ansie che ti accompagneranno per i primi giorni. Ricordo che ad un certo punto mi siedo a tavola con lo spazzolone in mano, rassegnata, devastata. Ed erano passate solo due ore. In due ore avevo già lavato 8 paia di mutandine.

Ecco. Le mutandine. Compratene tante. Comprate tantissime mutandine. Almeno una quindicina. Non sono mai abbastanza. Magari compratele anche con i personaggi dei cartoni così avranno più voglia di indossarle.

Giordan non ha fatto molti capricci per metterle. Forse perché c’era Spider-Man sopra.

Comunque, io, una volta capito come funzionava, ho deciso di metterlo sul water o sul vasino ogni dieci minuti. Ho deciso di farlo scegliere, una volta il vasino, una volta il water. Ho preso un barattolo con delle cannucce. E gli ho detto che ogni volta che avrebbe fatto pipì lì dentro avremmo messo una cannuccia nel barattolo. Ma ragazze è stata un po’ un’idea pessima, perché non era per niente interessato a questo giochino.

Allora ogni volta mi inventavo qualcosa diverso: una storia, un libro da leggere, un giochino che gli parlava e gli diceva “Ciao Giordan è ora di fare la pipì”.

Non lo so quante volte ho detto pipì in quel giorno ma mi rendo conto di quanto io sia stata pesante ogni volta che appena si muoveva : “Devi fare pipì? La devi fare? Sei sicuro? Non la fare li eh. Mi raccomando dimmi MAMMA DEVO FARE LA PIPÌ”

Ecco vostro figlio in quei giorni vi prenderà per pazza e risponderà sempre e solo una cosa al devi fare la pipì? “N o”

Lui ti dirà sempre e solo no. Per poi farla dopo mezzo secondo. Quindi io non lo facevo rispondere per niente, lo caricavo e mettevo sul vasino.

Faranno un sacco di capricci e si ribelleranno. Ma non date di matto. Viene da gridare lo so, lo so bene. Ma pensate che gridando farete peggio. E indurrete il bambino ad un atteggiamento di chiusura verso questa fase. Quindi non sgridatelo e non arrabbiatevi. Spiegategli che la pipì non va fatta per terra e siate felici quando la fa al vasino. “Bravissimo! Sei super bravo!!!!” Ogni volta che fa la pipì voi elogiatelo e lui si sentirà felice.

Tutta la prima giornata è andata così. Per dormire ho rimesso il pannolino. Perché io non sono del team Una volta che lo togli lo devi togliere sempre. Ma sono del team Faccio quello che mi sento di fare.

20 agosto.

Mi sono svegliata guerriera pronta a quello che mi aspettava. Giordan si sveglia, aspetto due minuti e subito lo porto al bagno. “Amore quando ci svegliamo la mattina la prima cosa che dobbiamo fare è la: PIPÌ.”

Ah una cosa. Non mettetevi in testa di segnare appuntamenti importanti o eventi in quel giorno. Voi dovete stare chiuse in casa, non vi azzardate ad uscire eh.

Ok. Togliamo il pannolino della buonanotte. Perché voi dovete essere chiare con loro, che quel pannolino ormai verrà messo solo per i pisolini e per dormire, e quindi si chiamerà pannolino della buonanotte.

Il secondo giorno tratteneva già di più la pipì. Da dieci minuti a venti minuti. Un grande passo.

Abbiamo seguito le stesse regole del giorno prima. Non aspettatevi che vi dirà qualcosa, perché continuerà a farsela sotto. A meno che non avete figli prodigi.

21 agosto.

Scopro una grande cosa. La canzone del pannolino su YouTube. “Amore se fai la pipì al vasino ti metto la canzone del pannolino” e lui allora contento si sedeva. I tempi di giorno in giorno si erano allungati, Giordan riusciva a trattenerla per un’oretta anche. Per essere il terzo giorno ero super felice, e anche un po’ incredula. Certo, non eravamo a fine percorso ma l’importante era vedere miglioramenti.

Poi la sera prendo il vasino e lo metto in sala. Non lo so, ho creduto che fosse più comodo per lui. Gli ho spiegato che se gli fosse scappata poteva sedersi lí, senza correre in bagno. Era quasi ora della nanna, gli tolgo le mutandine, lo lavo e lo lascio per qualche minuto senza niente.

Ero sul divano, guardavo un film forse, ma ero un po’ distratta. Quando mi rendo conto che era seduto sul vasino!!!! “Mamma pipí” . Volevo piangere. “Bravissimo amore! Sei stato bravissimo”. E mi sono resa conto di una cosa, che senza mutandine, cioè libero da tutto, si sedeva e la faceva al vasino, quando invece era con le mutandine la faceva sotto. Ed ho pensato che lui paragonasse le mutandine ad una specie di pannolino, mentre senza nulla doveva per forza farla da qualche parte.

Quindi quando ero in casa lo lasciavo nudo. Almeno per fargli capire come funzionasse la cosa, e pian pian ho introdotto la mutandina.

Il quarto giorno ho rischiato l’uscita. Ho messo il pannolino a mutandina, spiegandogli che quello era come uno slip normale, e che la pipì l’avremmo fatta al bagno dei bar, o del centro commerciale. “Amore vuoi vedere tanti bagni diversi? Chissà quanto sono belli” . Per precauzione ho infilato il vasino in macchina, per il famoso “Non si sa mai”, ma vi dico che la prima uscita da spannolinato è andata super bene, ha trattenuto la pipì un sacco di tempo e la faceva quando lo portavo al bagno. Ecco, un consiglio che mi sento di darvi, è di non aspettare che sia lui a dirvi che gli scappa, ma ogni tot di tempo portatelo voi.

Ed ecco qua, quella che all’inizio mi sembrava un’impresa impossibile, dopo quattro giorni era acqua passata.

Quattro giorni ci abbiamo messo per capire come funzionava, poi per la pratica ci vorrà sempre tanta costanza e un bel po di tempo. Ad oggi sono passati circa 15 giorni e va molto bene. Forse a volte sottovalutiamo i nostri figli quando in realtà riescono sempre a stupirci. E nel mio caso, sottovaluto sempre me stessa credendo di non potercela fare.

Se siete in piena fase, non temete. Ce l’abbiamo fatta tutte. Fidatevi solo di voi stesse, ma sopratutto dei vostri bambini. Vi sorprenderanno.

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