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Dalle origini.

Maggio 2015 pubblicai una foto su instagram, dopo mesi di silenzio, dopo mesi che mi ero chiusa in me. Mesi che mi alzavo la mattina ma volevo già tornare a letto. E ci tornavo. Mesi duri, di cambiamenti, di scelte, di crescita. Non mi sentivo forte, non mi ci sentivo per niente. E raccontarlo non mi è ancora indifferente. Il battito del cuoricino che era dentro di me mi fece capire, mi fece uscire la forza che ancora non sapevo di avere. Dovevo trovare quella voglia di alzarmi dal letto non più per me, ma per quella vita che portavo dentro e cresceva giorno dopo giorno. Iniziai a vedere le cose con una prospettiva diversa, per la prima volta andai di fronte allo specchio e mi guardai, guardai la pancia che era cresciuta un bel po. La guardai perché non avevo mai avuto il coraggio fino ad allora. Allora scattai una foto. A maggio 2015 pubblicai una foto di me allo specchio, al quinto mese di gravidanza.

Iniziai a girare un po instagram, forse per tenermi occupata, di tempo ne avevo tanto. Continuai a fare foto, mi piaceva farle. Mi piaceva guardare gli altri profili, mi piaceva il fatto di poter conoscere mamme e gente nuova. Mi sentivo un po meno sola. 

Giordan nacque e le cose non furono più facili. Era dura. Specialmente la sera. Quando mi mettevo a letto, mi giravo, e non trovavo nessuno. Era dura quando avrei voluto condividere i miei pensieri, le mie emozioni. E non potevo. Era dura quando volevo condividere le nuove cose che faceva Giordan con qualcuno, ma non potevo neanche lí.

Un giorno per caso viddi un sito dove potevi crearti uno spazio, dove potevi scrivere. Mi registrai, scrissi due righe, salvai in bozza e lo dimenticai. La notte non riuscivo a dormire, Giordan prendeva il mio latte quasi ogni ora. E pensare era inevitabile. Mi ricordaii di quel sito che mi ero creata mesi prima, lo aprii e iniziai a scrivere, quello che mi veniva in mente. Senza pensarci troppo. Mi faceva sentire bene questa cosa, il fatto di poter in qualche modo esternare quello che provavo. Avevo così tanto da dire ma nessuno che ascoltasse. Scrissi fino alle 5 del mattino e pubblicai senza sapere nemmeno cosa significasse pubblicare. Mi alzai, chiamai mia madre: “Mamma ho scritto due righe, non riuscivo a dormire, se ti va vai a leggere, tanto sicuro non mi si cagherà nessuno” Dissi tali parole. 

A fine giornata non so come, quel sito, chiamato blog, era arrivato a mille visite. In un solo giorno. Ricevetti tanti messaggi. Molte mamme che mi chiedevano consiglio. Altre che si raccontavano. Altre che mi stimavano. Tanti che mi leggevano. Ed io ero incredula. Ogni giorno ricevevo commenti, altri messaggi, nuove persone. E quanta forza mi avete dato, quanta nemmeno lo immaginate. Ogni singolo messaggio mi faceva recuperare un po di quell’autostima che avevo ormai perso da troppo. Non mi faceva sentire più così sbagliata, così sola. Fu un modo per esprimermi, una specie di liberazione, un modo per far arrivare un po di me, un modo per uscire dalla vita che a volte mi soffocava. Scrivere fu la mia salvezza, le foto con la didascalia, con i miei pensieri, furono la mia via di uscita. Sapere di essere capita, di essere ascoltata finalmente. La fotografia e la scrittura furono un grande ma grande aiuto per me. Il tempo a pensare ad una foto, a scattare, a come farla, poi altro tempo a scrivere qualcosa. Era tutto tempo in cui non mi piangevo più addosso. Anzi, non avevo quasi più tempo di piangermi addosso. Mi tenevo occupata, scoprii altri lati di me. 

E fu così che imparai ad accettarmi davvero, a non sentirmi più sbagliata, a fregarmene di chi mi aveva giudicata, a fregarmene di quello che dicevano. A fregarmene di tutto perché la cosa importante eravamo io e mio figlio.

Oggi sono capaci di affermare “Ma tu stai troppo sui social” oppure “La vita reale è un’altra” . Io accenno un sorriso, mi limito a quello senza dare una risposta. Ci sarà sempre chi ti farà sentire fuori luogo, chi ti giudicherà. Ma ognuno di noi, ognuno di noi è cosciente del nostro passato. E chi non è in grado di capire, non ha bisogno di spiegazioni

Io ringrazio chi mi ha sempre fatto sentire sbagliata, perché mi ha fatto capire che non è poi così male essere diversa dagli altri. Ma ringrazio soprattutto chi da un anno a questa parte, usa due minuti del suo tempo per raccontarsi o per mandarmi un semplice messaggio. Non potete nemmeno capire quanta forza ho preso da quei messaggi. La dose giusta per farmi affrontare le giornate difficili.

Ho smesso di rimanerci male quando mi dicono tu sei strana. Perché il mio essere strana, mi ha portato ad essere quella che ora sono. Una mamma felice di alzarsi la mattina e vivere le giornate con suo figlio accanto. Una mamma che affronta la vita a testa alta, perché le sfide non mi fanno più paura. 

Una mamma che ha capito l’importanza della vita. Che ha ritrovato la sua vita in un’altra piccola vita. Una mamma, una figlia, una donna. Una ragazza. Che a 23 anni ha preso la decisione giusta. Nonostante l’immaturità, nonostante la situazione, nonostante fosse la scelta più difficile. 

Torno indietro. A quel maggio 2015. Mi accarezzo la pancia e piango. Sto per diventare mamma. 


Luglio 2017. Mio figlio mi guarda, lo accarezzo e dopo aver scritto tutto questo, piango ancora. Sono diventata mamma. Sono diventata MAMMA.

6 pensieri su “Dalle origini.”

  1. Woow tesoro, io nonostante non abbia figli a mio carico, ma semplicemente quegli degli altri, ti stimo tantissimo, perché nelle tue parole ho letto troppa e tanta malinconia e solitudine. Mi dispiace tutt o quello che hai passato…mi dx che al Tuo fianco nn hai avuto la persona giusta nel momento giusto. Ma sono fiera che ti sei rialzata e che vivi la tua vita, insegnando a tuo figlio a viverla al meglio! Io vi amo mi guardo ogni vostra singola storia. Vorrei poterti vedere e farmi due chiacchiere con te per tenerti compagnia, vorrei poterti aiutare nei momenti bui e tristi, vorrei abbracciarti quando ne sentirai il bisogno e vorrei tenderti la mami per aiutarti a non cadere, perché la vita è bella!! Vivila al pieno con tuo figlio, e solo con le persone giuste al Tuo fianco sarai felice. Ti mando un bacione stella!!!
    ❤❤❤❤
    Sarabutterfly90

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  2. Parole stupende! Mi spiace per la situazione che hai passato, per i conflitti dentro di te..ma poi guardo le tue foto e vedo una mamma forte che condivide tanto con il suo piccolo principe e gli ha insegnato a sorridere alla vita. Credo che la vita sia segnata da assenze oltre che dalle gioie..e i dolori..bisogna essere bravi a far tesoro di ogni momento speciale ed insegnare ai nostri figli a sorridere, sempre!
    Un caro abbraccio

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