Un altro anno che giunge al termine. Un altro anno che è passato, forse troppo velocemente. In 25 anni ho passato mesi belli, mesi brutti, mesi in cerca di qualcosa, mesi dove cercavo di capire COSA volessi fare nella vita, mesi dove cercavo di capire CHI volessi essere nella vita. Ogni fine anno mi davo dei buoni propositi per l’anno che stava per arrivare. Di essere più determinata, di essere più coraggiosa, a volte di essere meno buona, perche la troppa bontà non mi ha mai portato lontano. Di eliminare persone che mi facevano male, di eliminare persone che non erano costanti nella mia vita. Ogni anno, il 31 a mezzanotte riflettevo se i miei buoni propositi si fossero realizzati,ed ogni anno mi ritrovavo a posticiparli all’anno che veniva. Nessun anno mi ha mai soddisfatto, forse quando ero bambina, ma quelli che ricordo no, non ero mai soddisfatta. L’anno scorso invece ero con mio figlio, a mezzanotte dormivamo da già quasi due ore, Giordan aveva due mesi quindi ancora avevamo gli orari in confusione. Ci siamo svegliati dai rumori dei cani che abbaiavano, e dai botti di capodanno. Mi sono svegliata, ho guardato mio figlio, mi sono presa una fetta di pandoro, e sono tornata a letto. E per una volta, la prima volta dopo tanti anni, mi sono sentita soddisfatta. Non importava essere chissà dove e chissà con chi. L’unica soddisfazione, la più grande soddisfazione dell’anno, era proprio davanti a me. La più grande soddisfazione della vita era lì. Quindi ho chiuso gli occhi, pensando ai soliti buoni propositi. E non erano più per me. Erano tutti per lui. LA GIOIA. L’ALLEGRIA. LA SPENSIERATEZZA. LA SALUTE. LE RISATE. LA FELICITÀ. I SOGNI.
Siamo alla fine, posso tirare le somme, posso trarre le conclusioni. E posso dire che questo, questo 2016, è stato l’anno più bello della mia vita. Emozioni, sensazioni, gioie, scoperte, e chi più ne ha più ne metta. Da gennaio 2016 ho iniziato la mia nuova vita con mio figlio, io e lui. Si, è vero che è nato nel 2015, ma il 2015 non è stato un bell’anno. La scoperta di essere incinta, l’affrontare la gravidanza sola, e tante cose che già sapete. Invece il 2016 è iniziato con la consapevolezza di quello che già ero, quello che già ero diventata, quello che sono DOVUTA diventare. Dodici mesi sono stati strapieni. Tutte le prime scoperte di Giordan, la prima parola, la prima estate insieme, il primo compleanno, il mio primo compleanno da mamma, i primi passi e poi il Natale che è stato più magico con lui. Io lo devo dire, quest’anno non ho pensato al resto, fanculo il resto, chi se ne frega. Il mio motto dell’anno è stato questo: Vivermi a pieno ogni giorno con mio figlio. Come se fosse un film, e i protagonisti fossimo io e lui. Il resto è tutto di più. Quindi sono stata felice, sono stata serena. E me ne sono fregata di tutto quello che ci circonda. Tanto chi ci vuole stare ci sta, tanto chi ti vuole bene lo dimostra. Ho visto quanto un figlio ti possa modificare la vita, quanto un figlio ti possa cambiare la vita, quanto un figlio ti possa dare UNA NUOVA VITA. Ci sono state giornate no, chi non le ha? Ma ogni suo sorriso, ogni suo abbraccio, ogni sua risata, era un motivo in più per rialzarmi ed andare avanti. La felicità di addormentarmi la sera vedendo un cartone insieme nel letto, la felicità di svegliarmi la mattina con una manina e un dito nell’occhio. La felicità di mettere la musica e ballare insieme, di non sentirsi più sola al mondo, di non sentire il bisogno più di niente. Ma ditemi, esiste felicità più grande? Esiste una vita più vita di questa?
E allora quest’anno niente buoni propositi. Niente aspettative. Niente di niente. Vivere ogni giorno al massimo. VIVERE. È questa la parola chiave.
E a voi vi auguro di trovare la felicità, di fare ciò che vi rende sereni. Di rendere ogni giorno indimenticabile, che tanto i giorni brutti passano. Che tanto prima o poi tutto passa. Che tutti si meritano la felicità! Che poi cos’è davvero la felicità? Siamo noi a decidere, siamo noi a scegliere la nostra vita. Siamo noi a stabilire qualè la nostra dose di felicità. Essere felici con poco, apprezzare le piccole cose, tener conto dei piccoli gesti. Questo è quello che conta, non perdere mai la speranza. Perché chi spera sogna, e chi sogna ha diritto ad un lieto fine.
Buon anno amiche e amici! E grazie dell’affetto e dell’amore che avete sempre per me e per Giordan!
HAPPY NEW YEAR 🎉